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Il 15 ottobre è stato presentato il Pacchetto Famiglia del Governo previsto nella legge di Bilancio 2017. Molte le novità e gli aspetti da approfondire.

C’è un problema di fondo, però, che sembra permanere anche nelle nuove misure. E’ la mancanza di un “sistema di welfare” per la famiglia, l’assenza di una reale tutela per le donne che rientrano dopo la maternità a lavoro. Ed è un’azione che va innescata anche dal punto di vista “culturale”, bisogna esserne consapevoli. Le soluzioni economiche sono solo una piccola parte della faccenda, il grande tema è di atteggiamento sociale, di approccio sul lavoro,  è  di tipo organizzativo, perché in presenza di leggi a favore della flessibilità orari,a i datori di lavoro sembrano far finta di nulla o ritengono che sia ancora un’opzione a cui poter dire no. Deve essere un diritto dei genitori invece, e occorre cominciare a porsi il problema, anche a livello governativo.

Ecco in un articolo di Corriere.it alcune anticipazioni sulle proposte del governo.

Articolo di Rita Querzé da Corriere.it del 18 ottobre 2016

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I nuovi bonus dal 2017 per le famiglie in attesa

Ottocento euro prima della nascita e mille euro l’anno per l’iscrizione al nido. Queste le due nuove misure del «pacchetto famiglia». Garantite entrambe indipendentemente dal reddito. Confermato il voucher baby sitter per le mamme che rientrano al lavoro subito dopo i cinque mesi di assenza obbligatoria. E anche il bonus bebé in aiuto ai nuclei con i redditi più bassi. Arriva inoltre un fondo per sostenere il credito a favore delle famiglie con nuovi nati

Mamma domani: 800 euro già prima della nascita

Seicento milioni di euro per il 2017 e 700 milioni per il 2018. Questo mobilita la legge di Bilancio per il 2017 per la famiglia. Come è stato annunciato ieri dal ministro per le politiche della famiglia Enrico Costa, si tratta di misure strutturali. Dal 2018 il governo Renzi prevede poi una riforma dell’Irpef in cui dovrebbe essere inserito un «fattore famiglia». In sostanza, il trattamento fiscale dovrebbe avere vantaggi crescenti con l’aumentare dei figli. Per quanto riguarda le misure che partiranno dal 2017, la prima novità del pacchetto famiglia riguarda un assegno di 800 euro per tutti i nuovi nati dal primo gennaio 2017. Questa somma sarà erogata prima ancora della nascita per fare fronte alle prime spese dovute alla gravidanza.

Il bonus bebé resta ma non aumenta

Il bonus bebé è una misura già esistente a sostegno delle famiglie a basso reddito. Si tratta di 80 euro al mese per tre anni (960 euro l’anno) a partire dalla nascita del figlio alle famiglie che hanno un Isee inferiore ai 25 mila euro. Per i nuclei con Isee inferiore a 7.000 euro l’anno si sale a 160 euro al mese pari a 1.920 l’anno. Nei mesi scorsi il ministro della Salute Lorenzin aveva lanciato l’idea di un aumento del bonus bebé (prolungamento a 5 anni e raddoppio della cifra mensile a 180 euro). Questa opzione non è passata per lasciare posto ad altre misure. E’ però raddoppiato l’assegno per i nuclei familiari che hanno un reddito lordo annuo inferiore ai 7.000 euro.

Buono nido fino a mille euro

Verrà garantito un «buono nido» fino a mille euro l’anno a tutti i bambini nati dal primo gennaio 2016 e fino ai tre anni di età. Attenzione, però, ai mille euro si arriva se il piccolo resta iscritto al nido tutto l’anno, altrimenti il bonus spetta in quota parte. Anche il buono nido verrà garantito a tutti, indipendentemente dal reddito.

Fondo credito per le famiglie che crescono

Nei prossimi tre anni il governo metterà 60 milioni di euro a costituzione di un fondo che servirà a garantire i prestiti a tasso agevolato a favore delle famiglie per le spese legate all’arrivo di un figlio.

Voucher da 600 euro per aiutare le donne a tenersi il lavoro

Il Voucher baby sitter è confermato per due anni e il finanziamento nel 2017 raddoppia. Si tratta di 600 euro al mese per pagare nido o baby sitter alle donne che tornano al lavoro subito dopo la maternità obbligatoria. Il voucher dura per i sei mesi corrispondenti al congedo facoltativo a cui la donna rinuncia. Quest’anno il bonus per le dipendenti era finanziato con 20 milioni di euro, gia finiti a luglio. Dall anno prossimo si sale a 40 milioni. Il finanziamento per le autonome passa da tre a dieci milioni.