Qualche mese fa abbiamo lanciato una call per nuove collaborazioni con il nostro blog: mamme e papà, esperti di famiglia, infanzia e adolescenza, ma anche di welfare che avessero voglia di contribuire ai tanti temi affrontati. Giorno dopo giorno raccogliamo nuove proposte di collaborazione e ne siamo felici!
Oggi è il turno di Sabrina Zuppardi
“Ho studiato antropologia all’Università di Bologna, collaborato con il mensile “Le vie della Storia” come tirocinante in seguito ad un corso di giornalismo, mi sono occupata di risorse umane fino alla maternità, dove mi sono dedicata ai bimbi (2) per 4 anni, anni che ho speso in ulteriore formazione: un corso di assistente all’infanzia, uno di informatica, uno di coaching ,un altro di Consapevolezza e gestione di sé e, per finire, l’ultimo presso l’Università di Bologna e il Politecnico di Milano, sulla gestione del cambiamento. Attualmente sono una consulente per la crescita personale e tengo corsi ( sospesi) patrocinata dal comune di Bologna che mi ha concesso uno spazio, in collaborazione con la biblioteca Corticella.  Tuttavia,mi sono adeguata temporaneamente alla modalità on line. Per diletto, scrivo recensioni e articoli per il sito Sololibri.net (la lettura è la mia più grande passione, oltre il viaggio, le filosofie orientali,la cultura celtica, la montagna, l’arte e il teatro).”
COME L’ OTTIMISMO, SOPRATTUTTO NEI PERIODI DIFFICILI, È UTILE PER VIVERE MEGLIO. COME INFONDERE OTTIMISMO NEI BAMBINI?
L’ottimismo può essere una propensione caratteriale, ovvero ci sono persone che sono naturalmente più ottimiste e grintose di altre.
Tuttavia, è una qualità che si può allenare e coltivare, ma soprattutto è importante forgiare una mentalità ottimista nei bambini! Può essere utile soprattutto in questo periodo!
Le persone ottimiste hanno la capacità di apprezzare e godersi la vita e un atteggiamento fiducioso nelle proprie capacità, nel futuro, e negli altri.
Molte ricerche dimostrano che gli ottimisti rendono meglio nello studio, nel lavoro e nello sport.
COME CRESCERE FIGLI OTTIMISTI
Crescendo, il bambino si crea un’immagine causale delle cose che gli accadono, sviluppa cioè delle teorie sui motivi per cui determinate cose accadono e del perché egli fallisce o ha successo.
Queste teorie sono alla base del suo futuro atteggiamento ottimista o pessimista.
I primi anni di vita del bambino sono caratterizzati da esperienze di grande padroneggiamento del mondo. Partendo da uno stato di totale impotenza, il bambino impara a camminare, a parlare, a relazionarsi con gli altri. In questo modo sviluppa una grande fiducia nelle proprie capacità e così ha in genere uno stile esplicativo enormemente ottimista.
Questa propensione naturale all’ottimismo tipica dei bambini può incrinarsi per diversi motivi: genitori che tendono al pessimismo , all’iperaccudimento o che ne ignorano i bisogni emotivi, senza considerare ovviamente traumi come la separazione, ecc.
In generale possiamo migliorare l’ottimismo dei nostri figli:
🔸Proponendo loro attività che migliorano la loro padronanza dei vari aspetti del mondo circostante (oggetti, attività, relazioni interpersonali)
🔸Spiegando i loro (e i nostri) insuccessi e successi con modalità che promuovono uno stile ottimista che si concentri non sulle caratteristiche del bambino ma sul suo operato.
🔸Evitandogli per quanto possibile esperienze traumatiche.
Approfondiamo solo il primo punto, perché gli altri due sono evidenti.
🔸🔸far esercitare ai bambini il maggior controllo possibile sulle attività quotidiane già alla loro portata, eccetto che nelle scelte importanti su cui decidiamo noi. Sostituirsi a loro, anche se a volte è più rapido, impedisce ai nostri figli di sviluppare le capacità necessarie per affrontare la vita, e riduce la loro fiducia in se stessi, perché trasmettiamo il messaggio che sono incapaci di cavarsela da soli.
🔸🔸proporre ai bambini nuove attività su cui possono esercitare un controllo. Ad esempio (a seconda dell’età), far loro imparare: a utilizzare le posate, la bicicletta, uno sport, disegnare, cucinare, leggere e scrivere, tecniche di memorizzazione e calcolo, a fare a meno del pannolone (quando raggiungono l’età giusta), etc.
 🔸🔸Padronanza nelle relazioni personali. È utile insegnare ai propri figli strategie per relazionarsi meglio con gli altri: come fare amicizia con altri bambini, negoziare in caso di disaccordi, rivolgersi a persone adulte, etc.
Trovo utile un esercizio prima della nanna:
>> chiedere ai bimbi cosa è successo, di positivo, durante la giornata e soffermarsi sugli eventi e su ciò che hanno provato. Capiranno entusiasticamente che la giornata è costellata da eventi ed emozioni positive e questo creerà una mentalità ottimista.
Infine, un suggerimento rispetto alle piccole esperienze negative che possono presentarsi durante la giornata: è molto importante interagire con i nostri figli (specialmente in caso di insuccessi) con commenti che promuovono uno stile ottimista, cioè descrivere l’evento negativo come di importanza limitata, temporaneo, circoscritto a un solo un aspetto della loro persona, e dovuto a cause esterne o a un loro comportamento modificabile.