Ebbene si, questa domanda molte famiglie se la sentono ripetere costantemente. Alcune vanno in crisi perché la scelta non è stata loro, altre perché, seppur convinte, dopo aver sostenuto tesi sulla bellezza del figlio unico, diventano bersaglio di chi ostenta le possibilità che hanno solo le famiglie numerose.

Ritengo che il figlio unico possa essere più esposto a qualche “rischio” educativo ma ricordiamoci che l’evoluzione psicoaffettiva, sociale, equilibrata di un bambino, dipende dal clima sociale e familiare in cui cresce e dallo stile educativo attuato. Un figlio unico che cresce con genitori sereni crescerà sicuramente meglio rispetto ad un bambino che vive in un clima costantemente frustrato dal nervosismo dei genitori che debbono occuparsi di altri 3 fratelli.
7808a952-cd3f-41c1-ab54-9b1fe909ad4fSuggerisco quattro pillole pedagogiche per cercare di ammortizzarne i rischi:
– Non opprimiamo il bambino o adolescente con tante imposizione ma stimoliamo indipendenza e autonomia.
– Non pretendiamo più di quello che è possibile; i nostri obiettivi probabilmente non saranno i suoi; stimoliamo la voglia di raggiungere i propri sogni ed i propri obiettivi.
– Non proteggiamolo troppo, restiamo indietro; stimoliamolo a raggiungere da solo la sua felicità anche se ci sono incidenti di percorso.
– Non diamo sempre compagnia adulta; i bambini e i ragazzi devono poter trovare fra i loro coetanei una compagnia piacevole, solo il gruppo dei pari può regalare socialità.

Non facciamo l’errore educativo di andare a cercare la luna per il nostro “unico” figlio. Lasciamogli la libertà di crescere senza paure, sicuro e adatto ai contesti. Non teniamo tutto sotto controllo ma diamogli fiducia. La sua crescita armonica sarà la risposta a tutte le nostre domande.